PostHeaderIcon Compensi minimi vincolanti in arrivo per gli avvocati, e i giornalisti?

Roma, 9 dicembre 2009

Presto gli avvocati potrebbero avere di nuovo onorari minimi «inderogabili e vincolanti», aboliti nel 2005 in seguito alle liberalizzazioni introdotte dalla legge Bersani per tutti gli Ordini professionali, compreso quello dei giornalisti. Sarebbero i primi a riavere le tariffe minime se viene approvato il testo di legge, bipartisan, in discussione alla commissione giustizia del Senato. L’iter legislativo dovrebbe concludersi positivamente agli inizi dell’anno nuovo. Non è finita. La riforma forense prevede anche un accesso alla pro­fessione più rigoroso e verifiche bien­nali per aggiornare gli albi, de­pennando d’ufficio chi non esercita la professione in «mo­do continuativo e ed effetti­vo».

Ritorniamo alle tariffe minime: gli avvocati, nel corso delle audizioni parlamentari, hanno sostenuto che sono in linea con il diritto comunitario e che rappresentano un deter­rente per la grande commit­tenza sempre più tentata ad abbatte­re le tariffe. E sono stati ascoltati.

E i giornalisti? Altro scenario: Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Lo scorso 5 novembre si comincia a discutere la proposta di legge, presentata da un gruppo di parlamentari quasi tutti giornalisti, che prevede alcune modifiche della legge istitutiva dell’Ordine dei giornalisti, la n. 69 del 1963.

Nel testo di riforma non c’è nessun riferimento alle tariffe minime. Forse i rappresentanti del nostro Ordine se ne sono dimenticati durante le audizioni coi parlamentari? O semplicemente ignorano che un collega non contrattualizzato – quindi non tutelato – può essere pagato anche pochi euro per il proprio lavoro?

Eppure c’è stata anche una recente sentenza della Corte di Cassazione sui compensi minimi. Il giudice ha dato ragione a un collega pagato con un compenso indecente, condannando l’editore a integrare la differenza con quanto previsto dal tariffario dell’Ordine. In particolare, la Suprema Corte ha ribadito che, in mancanza di un accordo con l’azienda, al giornalista spetta il compenso previsto dalle tariffe professionali. Tariffe, lo ricordiamo, ferme al 2007 perché l’Antitrust ne aveva chiesto l’abolizione, peraltro mai applicate né fatte rispettare già prima che entrasse in vigore la legge Bersani.

Il nostro Ordine continua a tacere.

Lascia un Commento

EQUO COMPENSO: la proposta USGF agli atti della Commissione Governativa
Sostieni USGF
Conferenza Stampa USGF
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - È nato l'Organismo di Base dei Freelance, Usgf (Unione Sindacale Giornalisti Freelance). A Roma, una delegazione di giornalisti freelance ha protocollato alla Fnsi, la Federazione nazionale della stampa, l'atto costitutivo per procedere, come da Statuto della Federazione, al riconoscimento ufficiale dell'Usgf da parte del Consiglio Nazionale della Fnsi. «L'Organismo di Base - spiega una nota - agendo all'interno della Fnsi, vuole stimolare la Federazione perchè si attivi per la tutela del lavoro autonomo. L'Organismo di Base si rivolge ai giornalisti freelance, liberi professionisti, lavoratori autonomi. Nasce per difendere i diritti dei collaboratori davanti alle prepotenze degli editori; per mettere un argine al Far West del lavoro autonomo; per ottenere tutele. Nasce perchè la questione dei free lance non può più aspettare». (ANSA). STF 24-GIU-09 20:35 NNN
Sottoscrivi la newsletter USGF

Inserisci la tua e-mail: 

Motore di Ricerca
febbraio 2025
L M M G V S D
« Nov    
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
2425262728  
Senza Bavaglio
Statistiche